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Molti stock di pesci sono ormai al collasso, mentre per altre specie il problema non è la sopravvivenza ma le tecniche di pesca o di allevamento che hanno pesanti conseguenze sul benessere del pianeta e sulla nostra salute. In entrambi i casi il ruolo dei consumatori è determinante: con i nostri atti di acquisto e consumo consapevole possiamo incidere in modo positivo sullo stato dei
mari.
L’informazione è il punto di partenza per poter effettuare
scelte responsabili, per questo, Slow Food ripropone la campagna Mangiamoli
giusti, con un linguaggio immediato per far conoscere ai consumatori e agli
addetti del settore i pesci che non si possono più consumare perché in via di
estinzione o frutto di pratiche di pesca o allevamento non sostenibili.
Sappiamo comprare il pesce? Sappiamo sempre quale tipo di pesce consumiamo? Quando lo compriamo si chiama palombo, verdesca, smeriglio, vitella di mare o spinarolo ma sappiamo che in realtà si tratta di carne di squalo? Decine di milioni di squali sono uccisi ogni anno, intenzionalmente o accidentalmente, e l’Italia è tra i maggiori consumatori al mondo. Eliminare questi importanti predatori dalla catena alimentare sta turbando l’equilibrio dell’intero ecosistema marino. E lo squalo non è l’unico, il tonno rosso, il salmone, i gamberi atlantici e tanto altro dovrebbe sparire dalle nostre tavole per poter salvaguardare l’ambiente e la nostra salute.
Interessantissimo!!! Ho subito scaricato la guida, appena posso metto a frutto le cose imparate, magari preparo una delle ricette proposte personalizzandola un pò!! Peccato che questi pesci in commercio sono difficili da trovare perchè la domanda è bassa, ma li cercherò!! graziee