Un prodotto per una città: tower beer


Il turismo legato all’enogastronomia è diventato ormai una specifica componente dell’offerta turistica italiana. Le risorse legate alla cultura della buona tavola di cui il nostro Paese è ricco, hanno tutte le potenzialità per attirare ogni anno milioni di turisti, anche nei periodi della cosiddetta “bassa stagione”.

E’ sulla base di questa convinzione che ho intrapreso l’avventura con CIVIFOOD, un’associazione che si propone di rilanciare l’enogastronomia come risorsa culturale ed anche economica. Quest’iniziativa ha avuto un riscontro interessantissimo, i civitavecchiesi che hanno partecipato ai nostri eventi ed ai nostri corsi ci hanno dato la forza per andare avanti e migliorarci sempre di più.

E’ proprio l’esperienza di CIVIFOOD che mi ha fatto capire che Civitavecchia ha bisogno di creare un paniere di prodotti di alta qualità per i quali ogni singolo civitavecchiese dovrà sentirsi fiero.

La prima idea è stata TOWER BEER, una birra artigianale cruda, prodotta con materie di primissima qualità e che non contiene ne additivi chimici ne conservanti. Una miscela che riporta ai sapori autentici di una volta, senza esasperare quelle peculiarità che avvolte possono allontanare i “non amatori” da quello che può essere il mondo delle birre artigianali. Un prodotto studiato per piacere a tutti.

Devo dire che l’obiettivo prefissato è stato raggiunto. La presentazione della birra ha avuto un successo che ha superato le nostre aspettative. La prima produzione è andata praticamente a ruba, costringendoci ad accelerare i tempi per dare il via alla seconda produzione.

Molti mi hanno contestato la scelta del nome, perché un nome inglese? La scelta è stata fatta per esperienza personale. Avendo girato tanto, sia per turismo che per lavoro, mi sono reso conto di quanto mi faceva piacere trovare un cartellone, un indicazione o qualsivoglia scritta che non era in lingua locale ma in inglese o addirittura in italiano. Essendo TOWER BEER un prodotto pensato in un contesto che vede “l’accoglienza” come uno dei punti chiave di una città con vocazione turistica, ho pensato che un nome  inglese potesse essere un gesto gentile e d’accoglienza nei confronti dei tanti turisti stranieri che sbarcano a Civitavecchia ogni anno. Sono tanti i turisti che durante la presentazione hanno deciso di comprare una birra civitavecchiese come souvenir e questo non può che farci piacere, almeno per una volta non saremo il porto di Roma ma porteranno in giro un prodotto che porta sull’etichetta la parola “Civitavecchia”, una città che secondo me ha tutte le potenzialità per diventare una città da sogno, e grazie a questo percorso intrapreso con CIVIFOOD sono tante le persone che cominciano a crederci davvero.

Questo primo test ci fornirà le informazioni necessarie per individuare il filone da seguire per rendere Civitavecchia un tempio enogastronomico capace di attirare appassionati da tutto il mondo.  Se riusciremo a convincere tutti gli operatori del settore e l’amministrazione locale che il percorso che abbiamo intrapreso non potrà far altro che migliorare le condizioni in cui versa la nostra città, vivremo tutti in una città migliore.

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Autore:civifood

Appassionato di Enogastronomia e del proprio territorio

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