A.I.S. e Casale Cento Corvi festeggiano insieme la nascita della “Delegazione dell’Etruria”.


22/10/2011

Ieri sera CIVIFOOD ha iniziato il suo percorso per la conoscenza diretta dei produttori d’eccellenze nelle aree vicine a Civitavecchia. Abbiamo partecipato ad una serata inaugurale presso il Casale Cento Corvi a Cerveteri. L’iniziativa celebrava la nascita di una delegazione A.I.S. impegnata nel settore di Roma Nord, denominata “Delegazione dell’Etruria”. La collaborazione con l’A.I.S. implica la presenza di interessantissimi corsi per Sommelier e tanto altro, ma quello che a noi interessava sul serio era il fatto che questa delegazione si propone il non facile target di promuovere il territorio ed i suoi prodotti. Il “non facile” non è riferito ai prodotti che in termini di qualità non hanno nulla da invidiare a nessuno, ma alla mentalità individualista degli imprenditori locali, che non sono ancora riusciti a creare quella sinergia necessaria a far decollare un territorio.

 Il nostro è un territorio che ha delle caratteristiche uniche, soprattutto per quanto riguarda i vini. I nostri vigneti godono della vicinanza del mare, del microclima creato dalle colline di Tolfa ed Allumiere, e di un terreno che varia dall’ argilla al tufo ed anche al vulcanico; tutte caratteristiche in grado di donare profumi e sapori eccezionali.

Alla serata hanno partecipato personaggi illustri nel settore enologico, quali il Presidente dell’A.I.S. di Roma Franco M. Ricci, i docenti Paolo Lauciani, Massimo Billetto, Luciano Mallozzi e varie cariche istituzionali, tra le quali il Sindaco di Cerveteri e Ladispoli, a testimonianza che l’enogastronomia è considerata un punto fondamentale per la ripresa economica del nostro paese. In Italia i nostri produttori stanno facendo passi da giganti, con prodotti che arrivano all’eccellenza senza alcun problema, ma purtroppo non sono ancora supportati a sufficienza da una politica di promozione territoriale. Il Presidente dell’A.I.S. di Roma ha anche lamentato un’inadeguatezza del sistema formativo all’interno delle nostre scuole professionali. Basti pensare che nelle scuole superiori italiane, nei settori alberghieri, le lezioni dedicate al vino sono ridotte a 5 ore. A settimana? All’anno? No in cinque anni abbiamo 5 ore. Ed il nostro è considerato tra i primi, se non il primo paese produttore di vini di qualità. In un paese come la Francia, che può essere paragonato al nostro in termini di rilevanza nel mondo dell’enologia, gli studenti hanno la possibilità di studiare la materia di enologia con una cadenza settimanale per tutta la durata dell’ultimo biennio.

Il Direttore del Museo Civico del Castello di Santa Severa è intervenuto parlando di quanto il territorio sia antico e di quanto antiche sono le prime tracce di vino trovate a Cerveteri. Ci sono stati ritrovamenti risalenti ai tempi degli Etruschi, anfore enormi usate per l’esportazione del vino negli altri paesi del Mediterraneo (questo ci ha spiegato il significato dello slogan del Casale Cento Corvi “il vino nato prima dei romani “). Questa è stata una testimonianza eccezionale che evidenzia la voglia di emergere di Cerveteri che sta provando a creare una coesione maggiore tra cultura, enogastronomia e turismo. Sinergia che non potrà che portare dei buoni frutti al paese ed alla cittadinanza.

Ma ora veniamo ai veri protagonisti della serata, protagonisti che ci hanno fatto dimenticare di tutto quello per cui eravamo lì e hanno prepotentemente occupato il primo posto sul podio della nostra attenzione: I Vini. La serata è cominciata con un rosè, prodotto con uve Montepulciano coltivate a spalliera, che ha  preparato i nostri palati all’escalation di sapori e profumi che ci aspettava. Hanno seguito vini di varia fattura tra i quali un eccezionale bianco, il Kantharos, su uve Sauvignon Blanc e Chardonnay, dove i profumi della menta e della salvia, tipici del Sauvignon aggredivano letteralmente il naso. Ma il vero imperatore della serata è stato senza ombra di dubbio il Giacchè rosso, vino prodotto da un antico vitigno locale, recuperato e sapientemente riprodotto. Il Giacchè è stato anche protagonista di una mini verticale per le annate 2006 – 2007 – 2008, una verticale a dir poco entusiasmante, che passava dal fruttato del più recente 2008 al “cioccolattoso” del 2006. Ma la vera sorpresa, anzi il generosissimo dono della famiglia Collacciani,  è stata l’aggiunta del Giacchè 2003 alla verticale. Perché è stato così speciale? Basti pensare che il 2003 è stato l’anno che ha visto nascere il Giacchè; quindi abbiamo degustato le ultime gocce di quello che è il capostipite di uno dei più grandi vini italiani. Dopo 8 anni, e considerando che il 2003 non è stata una buona annata, bisogna dire che il vino ha tenuto benissimo, senza cenni di ossidazione e con profumi di tabacco e cioccolato piacevolissimi e nonostante l’età e lo spessore del vino, si riusciva ancora a sentire quell’acidità che dava ad un vino di 8 anni sensazioni di freschezza; incredibile!!!

A questo punto non possiamo non esaltare la bellezza e la genuinità della conduzione del Casale Cento Corvi. Una famiglia affiatatissima, Fiorenzo Collacciani, che è riuscito a trasmettere ai propri figli e nipoti l’amore per il suo prodotto, a tal punto che Costantino (figlio di Fiorenzo) si è emozionato quando raccontava i suoi ricordi legati al Giacchè. Giorgia invece diventata un esperta enologa in grado di estrarre il meglio dai vitigni dell’azienda familiare, parlava del procedimento di vinificazione con una tale semplicità che faceva apparire la creazione di uno dei vini migliori del nostro paese come la più semplice delle operazioni. Quindi una grande azienda che produce grandi vini e che basa il suo successo su forti tradizioni familiari e sull’amore verso la propria terra.

Ringraziamo la famiglia Collacciani per averci dato questa possibilità e gli auguriamo un prospero futuro, riuscendo a mantenere i requisiti di qualità che li stanno contraddistinguendo nel mercato del vino e l’amore per la propria terra. Ci auguriamo inoltre che tra produttori del settore possa nascere quella sinergia tanto auspicata da noi di CIVIFOOD.

Noi faremo di tutto per comunicare gli sforzi ed i sacrifici dei nostri produttori.

Categorie: Lo sapevate che..., Rubriche

Autore:civifood

Appassionato di Enogastronomia e del proprio territorio

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One Comment su “A.I.S. e Casale Cento Corvi festeggiano insieme la nascita della “Delegazione dell’Etruria”.”

  1. massimiliano
    ottobre 31, 2011 a 9:44 PM #

    sono stato alla degustazione di cui sopra e devo dire che sono rimasto impressionato dalla grandezza del giacché…straordinario

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